L’amabile riscoperta dei vini rosati italiani

I vini rosati, in passato spesso meno popolari di altri vini, negli ultimi anni sono stati in grado di guadagnarsi le attenzioni dei consumatori. Nel panorama vinicolo mondiale, infatti, il vino rosato è amato per la sua ineguagliabile freschezza e, ovviamente, per la sua versatilità a tavola, al bancone e in cucina. 

Tra i migliori vini rosati che il mercato conosce, ce ne sono tantissimi provenienti da diverse zone del nostro Paese, dalla Sicilia alle Dolomiti, passando per la Campania, la Puglia, l’Abruzzo… fino a Bolgheri in Toscana. 

Oggi ci inoltreremo tra i metodi di produzione, le tecniche e le particolarità che li rendono così amati e scopriremo come abbinarli al meglio a tavola. 

Come nasce il vino rosato?

Contrariamente a ciò che molti potrebbero pensare, il vino rosato non è il risultato di una miscela di vini rossi e bianchi, ma è frutto di tecniche di vinificazione dedicate

La più comune è la macerazione breve, durante la quale le bucce delle uve rosse rimangono in contatto con il mosto per non più di due giorni, conferendo al vino la sua caratteristica tonalità rosa e un profilo aromatico sottile, profumato ed invitante. 

Un altro metodo, noto con il nome di “salasso“, è quello che viene utilizzato per produrre vini rosati di particolare intensità, come nel caso degli Champagne Rosé. Il procedimento inizia con la macerazione dell’uva. Dopo un breve periodo, durante il quale le bucce rilasciano colore e aromi nel mosto, una parte di questo viene rimossa per produrre il rosato. Questo mosto “sanguinato” viene poi fermentato separatamente, mantenendo le caratteristiche fruttate del vino. 

Sfumature di rosa e di sapore

I vini rosati si distinguono per le loro numerose sfumature, che vanno dal rosa cipria al corallo più intenso e marcato. Al naso, invece, i rosati regalano note floreali e fruttate, con accenni di frutti di bosco e agrumi, mentre al palato si apprezzano la loro freschezza, leggerezza e quasi una totale assenza di tannini. Queste qualità rendono il rosato un compagno ideale per una varietà di piatti e il protagonista di molti aperitivi.

Ecco perché, oltre ad essere una bottiglia perfetta come dono, è anche una scelta ideale per aperitivi, cene all’aria aperta e occasioni speciali da ricordare. 

I vini rosati in Italia

In Puglia, il rosato del Salento si distingue per il suo carattere fruttato e vivace. Il Lago di Garda è celebre per il Chiaretto, mentre l’Abruzzo è rinomato per il suo Cerasuolo, rosato di corpo e struttura. 

In Toscana, infine, Bolgheri ha dato il via a una serie di produzioni rosate di alto valore, grazie alla lavorazione di uve Cabernet Franc e Merlot e al terroir ricco e rigoglioso. Le tonalità spaziano dal rosa tenue al rosso ciliegia e conferiscono a questi vini l’equilibrio perfetto tra acidità e sapidità, con un brevissimo retrogusto che ricorda piccoli frutti rossi e spezie piccanti.

Il rosato sta letteralmente bene con tutto: dai finger food e antipasti sfiziosi ai piatti di pesce o carni bianche, il sapore fresco ed invitante del vino rosato, sia fermo che frizzante, esalta ogni preparazione.

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